Autore: John Green, David Levithan
Prezzo: 13,00€
Voto: ★★★★
Trama
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi
di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più
diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già
piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire
cose completamente nuove sull’amicizia, l’amore e, soprattutto, su loro stessi.
Recensione
Buongiorno a tutti e bentornati a “Letture in Quarantena”, la
rubrica dedicata ai libri che ho letto durante i mesi di quarantena. Per la
recensione di oggi, vi ho portato “Will ti presento Will”, un libro scritto a
quattro mani da John Green e David Levithan.
Il romanzo segue le vicende di due ragazzi chiamati entrambi
Will Grayson e “interpretati” dai due autori; i capitoli dispari, caratterizzati
dallo stile standard di scrittura, sono di Green, mentre quelli pari, senza
maiuscole e con uno stile che ricorda un po’ gli sms, sono di Levithan. Un
altro personaggio importante è Tiny, quell’Es/Id freudiano di cui ha bisogno il
migliore amico Will Grayson 1. Egli incontrerà Will Grayson 2 a Chicago dopo un
appuntamento al buio fallito. È inoltre il vero centro della storia, e, per fare
un esempio, egli è importanteanche all’incontro dei due Will.
Secondo me, grazie a quest’alternanza di punti di vista, viene
permesso al lettore di capire lentamente la personalità dei due protagonisti, e
di esplorare le vite dei due personaggi che si intrecciano senza mai fondersi
del tutto. Ho trovato che, rispetto alle ambientazioni, molto scarne o comunque
irrilevanti, sono state valorizzate le tematiche che risultano essere
importanti e profonde, e sono degli ottimi punti di partenza per riflessioni
personali e introspettive. Un esempio? L’importanza dell’amicizia, la
depressione, il coraggio di essere sé stessi, l’amore, la sessualità ecc…
Nonostante queste tematiche siano più che degne di avere un
approfondimento adeguato, esse vengono affrontate in modo forse troppo
superficiale, sostanzialmente non arrivando al punto.
Lo stesso problema l’ho riscontrato nei personaggi, che
secondo me sono un po’ piatti e poco inclini ad una maturazione personale.
Nel complesso, nonostante sia stato sviluppato un po’ troppo
leggermente per i miei gusti, è un romanzo piacevole e scorrevole, con una trama carina e dei
personaggi che grazie alla loro semplicità funzionano bene insieme.
Spero di essere stata esaustiva, e spero che questa recensione
vi sia piaciuta, anche se corta.
Ci sentiamo alla prossima!
Alice